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Negli anni Settanta, Enzo Mari progetta per Danese oggetti destinati agli ambienti pubblici e all’ufficio. Il designer e Bruno Danese concordan... più dettagli

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Dimensioni
H. 41 cm; L. 26 cm; P. 26 cm
Materiale
Polipropilene
Designer
Enzo Mari

Cestino, un cilindro in polipropilene stampato, a iniezione, che si differenzia dalla produzione corrente di cestini gettacarte grazie al taglio trasversale della base.
Un oggetto destinato agli ambienti pubblici e all’ufficio ma anche nel luoghi domestici. 

Negli anni Settanta, Enzo Mari progetta per Danese oggetti destinati agli ambienti pubblici e all’ufficio.

Il designer e Bruno Danese concordano nel ritenere questi ambienti assai importanti nella vita quotidiana e perciò meritevoli di attenzione, quanto i luoghi domestici.

Il progetto del cestino In attesa, numerato dall’autore con il n°1042, e svolto in collaborazione con il fratello Elio, fu prodotto nel 1971. Si tratta un cilindro in polipropilene stampato, a iniezione, che si differenzia dalla produzione corrente di cestini gettacarte grazie al taglio trasversale della base. Tale taglio determina un’inclinazione discreta del contenitore, predisponendolo meglio a raccogliere.

Enzo Mari nasce a Novara nel 1932. Sviluppa la sua formazione con gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Milano, a cui accompagna già dagli anni Cinquanta un’intensa attività artistica, con mostre personali e collettive in gallerie e musei di arte contemporanea. Nel 1963 coordina il gruppo italiano ” Nuove tendenze ” e nel 1965 ne cura la mostra di arte optical, cinetica e programmata alla Biennale di Zagabria. 
Partecipa individualmente a diverse edizioni della Biennale di Venezia e della Triennale di Milano. Parallelamente inizia l’attività di design, prima nell’ambito della ricerca formale personale, e quindi in collaborazione con numerose industrie, nei settori della grafica, dell’editoria, del prodotto industriale e dell’allestimento mostre. 
Caratteristica della sua opera, internazionalmente affermatasi tra le più rappresentative del design italiano, è la continua ricerca e sperimentazione di nuove forme e significati del prodotto, anche in contrapposizione con gli schemi tradizionali del disegno industriale. 
Nel 1971 partecipa con un intervento critico alla mostra ” Italy : the New Domestic Landscape ” al MOMA di New York. La sua singolare posizione di artista-design è documentata nella molte pubblicazioni  dedicate al suo lavoro, come pure negli interventi in importanti istituzioni dedicate al suo lavoro, come pure negli interventi in importanti istituzioni; tra queste l’Associazione per il Disegno Industriale, di cui è Presidente, dal 1976 al 1979. 
Gli è stato assegnato tre volte il premio Compasso d’Oro. Sue opere e oggetti sono nelle collezioni di diversi musei di arte contemporanea : “Galleria Nazionale d’Arte Moderna” a Roma, “Moderna Museet” di Stoccolma, “Stedelijk Museum” di Amsterdam, “Musèe des Arts Décoratifs”, “Kunstmuseum” Düsseldorf, “Kaiser Wilhelm Museum” Krefeld, “Museum of Modern Art” New York. 
Una grande mostra personale gli viene dedicata nel 1983 dal “Centro Studi e Archivio della Comunicazione” dell’Università di Parma, dove sono conservati gli 8.500 disegni ed elaborati del suo archivio, da lui donati al CSAC. 
Più recentemente la sua attività si estende alla ricerca e progettazione per l’arredamento urbano (Comune di Milano, sistemazione della piazza del Duomo) e alla didattica, svolta con conferenze e cicli di lezioni in Italia e all’estero, tra cui i corsi tenuti all’istituto di Storia dell’arte dell’università di Parma e alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

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